Eh sì, ho proprio scritto “dell’ingiustizia”,
perché non ho la presunzione di sapere sempre cosa sia giusto, ma riconosco una
carognata appena la vedo.
E quando le carognate poi mi
tocca subirle, ecco che mi trasformo, nel migliore dei casi in una creatura
verdastra e sbraitante che nulla ha da invidiare all’Incredibile Hulk, in altri
casi in una larva umana.
Perché tutti ti appoggiano
moralmente, tutti ti spronano a ingaggiare battaglia, ma tu conosci dolorosamente bene la
differenza tra possibile e impossibile.
Se c’è una cosa che trentasette
anni di sedia a rotelle t’insegnano, è a non credere nei miracoli.
Così in alcune lotte ci credi, t’impegni
e tiri fuori il set di gomme artigliate della Otto Bock.
Su altre cose invece sai che il
sistema è così stantio e mal funzionante, che provarci ci provi lo stesso, ma
scendere in campo è una continua pugnalata al cuore inflitta da ottusità e ignoranza.
Tu sai che quel che
accade è ingiusto e non riesci a far altro che gridarlo, senza per questo mutare la realtà
di una virgola.
Sono questi i momenti in cui
sento il bisogno d’incazzarmi con quel dio in cui non credo più da anni. Nel mio cuore odio con ogni fibra del mio essere qualcuno che non esiste, mentre la mia mente continua ad urlare: NON E’ GIUSTO! NON E’ GIUSTO! NON
E’ GIUSTO!
E io non sono il genere di
persona che si piange addosso. Non sono un’handicappata che non accetta la sua
condizione e che sta con le braccia incrociate ad aspettare un buon samaritano
che la spinga.
Io non voglio guarire: se mi piace tanto l’immagine che ho di me stessa, è anche merito della
sedia a rotelle.
Io nella vita ho sempre spinto
con tutte le mie forze, anche quando davanti ci stava solo un muro.
Eppure non sono onnipotente e la maggior
parte delle cose ingiuste non posso cambiarle, anche se ci provo.
Ci sono cose che dovrebbe risolvere dio e, se solo esistesse, gli avrei fatto recapitare da un
pezzo un mandato di comparizione. Reato contestato: omissione di soccorso.
Non sono il tipo che bestemmia,
però in questo momento ho un odio e una rabbia tali dentro che da qualche parte
devo pur direzionarli, possibilmente senza compiere un reato punibile dalla
legge, tipo investire la Responsabile del (Dis)Servizio disabili che da anni,
invece di eliminare delle barriere, ne sta inventando sempre di nuove, persino
laddove non ce n’erano più.
Per fare davvero del male alle
persone non serve essere cattivi, basta essere incapaci.
E dio in tutto questo dove sta?
Si limita a non esistere.
Oppure mi son sempre rivolta al
dio sbagliato, facendo incazzare di bestia quello giusto?
Questo spiegherebbe molte cose,
in effetti…
Allora sapete che faccio? Visto
che il dio di Abramo, d’Isacco e di Giacobbe mi ignora, provo a fare quello che
so fare meglio: selezione del personale.
Suppongo non serva pubblicare l’offerta
sulla Bacheca annunci di lavoro e stage dell’Ateneo: se avrò a che fare con
esseri onniscienti, mi aspetto che leggano l’opportunità pure sul mio piccolo
blog.
Ecco l’annuncio.
Offerta di Lavoro
Ragione Sociale: Angela Gambirasio detta Engy, da qui in poi
definita come “il datore di lavoro” o "il datore".
Settore attività: casi
umani.
Figura professionale ricercata:
Dio.
Area Inserimento: la vita
del datore di lavoro.
Tipologia contratto e durata:
iniziale contratto di collaborazione a progetto, con eventuale assunzione a
tempo indeterminato (finchè morte non ci separi) e possibilità di continuazione post-mortem.
Livello retributivo: il
pagamento di eventuali servigi, tramite preghiere, funzioni, offerte, sacrifici o baratto di organi
immaginari mai verificati dalla scienza (es.: anima), saranno concordate in
sede di colloquio.
Sede di lavoro: che te
frega? Sei onnipresente!
Testo annuncio: cercarsi
essere onnipotente disposto a manifestare la propria esistenza in modo intellegibile
anche a chi non abbia “il dono della fede”, assuma droghe/sostanze o sia
affetto da malattie in grado di alterare lo stato normale di coscienza e/o
compromettere il senso di realtà. La sopra citata divinità (da qui in poi
“il collaboratore”) avrà il ruolo di facilitatore del decorso positivo e nel senso della giustizia delle vicende umane,
possibilmente senza inutili sofferenze e in tempi ragionevoli, ove per “ragionevole”
s’intende un periodo commisurato al sistema temporale dell’uomo medio, fondato
su anni, mesi, giorni, ore e minuti, non secoli o eoni. Qualora, in virtù della
propria onniscienza, il collaboratore non ritenesse opportuno dar corso ad alcune
o tutte le richieste, dovrà comunque fornire adeguata motivazione al datore e,
possibilmente, arrecare sollievo/supporto morale.
Numero di posizioni aperte:
q.b.
Requisiti richiesti:
onnipotenza, onnipresenza e forte orientamento all’obiettivo della committenza.
L’onniscienza costituisce requisito preferenziale, ma non obbligatorio, perché il
datore di lavoro ne sa già abbastanza di suo.
L'offerta è rivolta a candidati
di tutti i sessi, religioni e schieramenti sovrannaturali, purché in possesso dei
sovra citati requisiti.
Non saranno valutate candidature di membri appartenenti
a Trinità, Santi, Madonne e poveri Cristi, poiché in passato hanno già avuto la
loro occasione e il datore di lavoro crede nelle pari opportunità.
Titoli di studio richiesti:
umanistici
Conoscenze Linguistiche: non
è richiesto il dono delle lingue, tuttavia, la conoscenza della lingua italiana
corrente, orale e scritta, costituisce requisito non opzionale.
Conoscenze Informatiche: richiesta
conoscenza di posta elettronica, internet, Facebook, Twitter, Skype e WhatsApp.
Il datore di lavoro preferisce infatti non cadere in trance ogni qualvolta
debba comunicare con il collaboratore.
Altri requisiti: propensione
all’ascolto, ma soprattutto alla risposta.
Procedura di selezione: prima
del colloquio finale col datore di lavoro, i candidati saranno sottoposti a due
giornate di Assesment Center in cui dovranno dimostrare le effettive competenze
in Miracle Management, Oh My God Help Me e Comunicazione.
Riferimenti per invio CV:
I candidati interessati possono presentare la propria candidatura sotto forma
di sogni, visioni o allucinazioni, sebbene nel 2013 sarebbe più ragionevole
inviare il proprio curriculum via mail. Gradita lettera di referenze di eventuali clienti
soddisfatti e nel pieno possesso delle facoltà mentali.
Dati per l’invio delle
candidature: confidiamo che una creatura che si definisce onnisciente sappia
trovarseli da sola.
Mi candiderei solo per le due giornate di Assessment Center.
RispondiEliminaChe tipo di strumenti della prova preferisce "il datore"?
Volevo propormi ma poi ho realizzato che sono così agnostico che non crederei in me stesso.
RispondiEliminaSeamus