mercoledì 24 ottobre 2012

Guarda in faccia la realtà: quelli come me, sono il tuo futuro

In questo momento, in Italia, ci sono quasi cinquanta invalidi gravi che stanno facendo lo sciopero della fame perché, grazie alla spending rewiev, non possono più permettersi l'assistenza domiciliare. La notizia è apparsa qua e là su qualche giornale, ma ancora in nessun TG nazionale. Cose che accadono se a digiunare non è Pannella.
Il problema è che i disabili, per natura, fanno fatica a scendere in piazza a rompere i coglioni, soprattutto se gli tagli l'assistenza. Di  contro, non hanno nessun problema a digiunare: un po' che con i soldi della pensione d'invalidità ci sono abituati a tirare la cinghia, un po' che se gli tagli l'assistenza non c'è nemmeno nessuno ad imboccarli. E stiamo appunto parlando di persone che non possono confezionarsi un pasto da soli e talvolta nemmeno alzare un cucchiaio. 

Ma se le cose alla fine si sanno, come sempre ringraziamo il popolo di Internet, pronto a cliccare un "Mi piace" su Facebook, purché non ci sia altro da fare. 

Che poi, scusa, che cazzo ti piace esattamente del fatto che dei disabili gravi saltino i pasti nella speranza di non perdere i pochi diritti che hanno? 

Lo so, lo so: un "Mi piace" a volte vuol dire vuol dire il suo contrario e non è colpa tua se Facebook non prevede il tasto "Mi fa schifo". Ma sicuro di non poter fare di più?

Io credo di aver capito il problema di questo blando sdegno diffuso, che però poi si ferma lì. 

Il punto è che la sorte del disabile, ai tuoi occhi, è un po' come quella del bambino malnutrito del Biafra:  certo che ti dispiace che esistano queste ingiustizie, ma sono realtà così lontane da te…

E invece sto cazzo. 

Son qui a dimostrare che la cosa ti riguarda più di quanto pensi, perché ogni normodotato ha una probabilità del 35,6% d'incappare, nel corso della vita, in una disabilità, temporanea o permanente

Solo in Italia si registrano oltre due milioni d'invalidi con disabilità non reversibili. 
Togliamo quelli falsi e facciamo che sono un milione e mezzo, vah!
Che poi mi sfugge come possa sbagliarsi una commissione di medici sull'accertamento dell'invalidità. Hai uno che dice di essere cieco? Gli lanci un oggetto addosso, magari leggero, e se non si scansa è cieco. Il tizio in sedia a rotelle? Fai scattare l'allarme anti-incendo, scappi e se quello resta lì, o non cammina o è scemo: in ogni caso merita l'invalidità. 
Insomma, se l'accertamento dell'invalidità avesse in commissione un esperto di assessment, pochi gabberebbero il sistema e, in quel caso, massimo rispetto. 

Ma stavamo parlando di come tu, normodotato, possa facilmente rientrare nella categoria disabili. 

Ti avranno già spiegato quanto il corpo umano sia fragile, ma quanto lo hai capito davvero? 

Prova a pensare a tutte le occasioni della vita in cui hai detto a qualcuno: "Potevo rimetterci l'osso del collo" o "Mi è andata bene".  Il pirla che esce dallo stop e ti taglia la strada, la volta che sei scivolato sulle scale e ti sei aggrappato alla ringhiera, quando eri brillo e sei svenuto in bagno, il giorno in cui non sei uscito di casa ed è successo qualcosa di brutto nel posto in cui dovevi andare… Insomma, la maggior parte della gente, nella vita sfiora per culo diverse tragedie. Se finora ti è sempre andata bene, statisticamente sei più a rischio della media.
Poi, appena avrai finito di toccarti le palle, prova a considerare un'altra eventualità. Mettiamo che sei nato con la camicia o che il tuo Angelo Custode sia un tipo particolarmente attento e non ti accada mai nessun incidente grave. Cosa significa ciò? Significa che diventerai vecchio, magari pure centenario. Ora, la scienza ci insegna che, anche nella migliore delle ipotesi, non è che dopo una certa età si splenda per autonomia. Pure alla Margherita Hack che, diciamocelo, è più intelligente di me e di te messi assieme, gli hanno tolto la patente.

Nessuno è al sicuro… pensa a che fine ha fatto Superman!

Guarda in faccia alla realtà: finirai pure tu ad aver bisogno di assistenza, sempre che la morte non ti colga prematuramente. 

Potresti avere dei figli, che litigheranno tra loro su chi ti si debba smazzare durante le vacanze estive. Magari invece la tua prole ti adorerà anche da rincoglionito… ma se non sarai del tutto rincoglionito, ti farai degli scrupoli su quanto rompi le palle. 

Non è per farti spaventare, ma per farti capire che il discorso dell'assistenza domiciliare ti interessa in prima persona.

Pensa al tuo futuro:


CONTRO LA MANOVRA DI BILANCIO, IL 31 OTTOBRE PARTECIPA ALLA MOBILITAZIONE A ROMA




Su questo sito, gente più seria di me ti spiega come e perchè devi esserci: 


http://www.disabili.com/aiuto/articoli-qaiutoq/27059-contro-la-manovra-di-bilancio-31-ottobre-mobilitazione-a-roma

Io mi organizzerò per partecipare... e non cammino. Tu che scusa hai per mancare?


1 commento:

  1. Tu normodotato, guarda in faccia alla realtà: finirai pure tu ad aver bisogno di assistenza, sempre che la morte non ti colga prematuramente!!!..........questo si' che è parlare chiaro, brava Engy

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