mercoledì 25 gennaio 2017

LA NOSTRA SOLITA STORIA

1) Faccio notare che una regola discrimina i disabili e propongo una soluzione.

 2) Dici che ti spiace tanto, che tu ai disabili vuoi bene, e pure tua nonna (pace all'anima sua) stava in carrozzina... ma non puoi fare nulla.

 3) Inizio ad accennare la questione sui social, stando sul vago, ma sapendo che tu sai di che sto parlando e costatando che dei perfetti sconosciuti ti danno dello stronzo, così, sulla fiducia... Sì, ho la bacheca pubblica: non sono scema e tu non sei furbo come pensi.

 4) Ripeti ai tuoi che la cosa si sgonfierà, che le persone si stufano subito dei problemi dei disabili.


 5) Ti mando un ultimatum, avvertendoti che il giorno X, nell'imminenza di una Festa religiosa, tirerò fuori dal mio arsenale un disabile con gli occhi così grandi e tondi, le ciglia così lunghe e folte, che se in un bosco vedessero lui e Bamby, sparerebbero al cerbiatto mica che aggredisca il cucciolo a rotelle. 


 6) Mi ricordi che con le minacce non si ottiene nulla, ma proprio perché sei di buona volontà, proverai a parlare coi piani più alti ancora. Quelli magnifici e senza ascensore per capirci.


 7) Scompari dal globo terraqueo. Non sei reperibile via mail, via telefono, fax, piccione... manco tua madre sembra sapere dove sei.


 8) Ti mando una mail confermando l'intervista del giorno X: i giornali ci sono, la Pasqua è vicina e la croce dei disabili è così pesante: lo so io, lo sai tu e dalla nostra parte ci sta pure il buon Gesù. Sì, pure se sono miscredente.


 9) Alla mezzanotte del giorno X mi dici di fermare tutto, che proprio ieri forse, anzi no sicuramente, una soluzione è stata miracolosamente trovata.


 10) Incontro i giornali con Bamby e ringraziamo pubblicamente te e gli uomini di buona volontà, che i problemi li risolvono.


Ora... personalmente propongo per una volta di saltare dal punto 1 al 10 e in mezzo fare qualcosa di più divertente, che non sei nemmeno tanto brutto e hai il fascino del male.
Se invece non riesci a rinunciare alla sensazione del gatto attaccato ai maroni, io la manicure l'ho fatta.