venerdì 20 aprile 2018

TAXI INACCESSIBILI O UBER?

Accadrà semplicemente quel che è accaduto ai negozi italiani. 
Per anni ho cercato di spendere i miei soldi disabili nei negozi italiani, ma c'erano i gradini e non c'era un camerino dove potessi entrare. Poi in Italia sono arrivate H&M, Primark e pure Zara si è adattata. Per non parlare dell'abominevole AMAZON... il Demonio in persona!
Tutti i negozi italiani ci invitano a comprare in Italia, anziché la robaccia estera o nei negozi online. In realtà probabilmente invitano i normali, perché ben pochi si degnano tuttora di mettere scivoli o camerini ampi. 
Li stiamo rovinando, con le nostre sconsiderate scelte esterofile?
Io compro nei mercati che per primi mi hanno considerato. Andrò pure all'Inferno, se Lucifero ci metterà un ascensore! 
Non voglio sconti per disabili, non voglio favori, voglio spendere esattamente quanto spendono gli altri per le stesse cose, ma senza fare più fatica degli altri.
E appena arriverà UBER, se sarà accessibile, ben volentieri darò loro i soldi che non hanno saputo prendersi i tassisti italiani. 
La pedana costa? Mi risulta costi tanto anche il Mercedes. Un sacco di taxi sono dei gran macchinoni inaccessibili e ben più costosi di un pulmino adattato.
Siamo handicappati, ma anche una fetta di mercato in crescita, dato che la vita si allunga. L'accessibilità è un costo, ma anche un investimento a lungo termine
Se una cosa va bene ai disabili, va benissimo anche per i normodotati e per chi invecchiando non lo sarà più. 
I tassisti italiani fanno la stessa scelta di chi acquista una casa senza ascensore per risparmiare, poi a 70 anni, quando non lavora più e non può sostenere certe spese, non riesce a vivere in casa propria. 
La mancanza di lungimiranza si paga, prima o poi.