sabato 11 febbraio 2023

SONO RAZZISTA

Comunque io, per la cronaca, sono razzista.
Se sono per Milano da sola e mi si avvicina un ragazzo di colore, non posso onestamente dire che non c'è un attimo in cui non mi irrigidisca. Eppure non ho mai avuto esperienze negative con persone di colore... A ben vedere, non ricordo di aver mai sentito una sola frase sbagliata o fuori posto da qualcuno di colore e sfortunatamente non posso proprio affermare la stessa cosa degli slavati che quotidianamente mi rivolgono frasi, attenzioni e sguardi pietisti solo perché rotolo invece di camminare.
Eppure, per un attimo, mi irrigidisco, perché il razzismo ce lo abbiamo nel midollo, tutti. Siamo solo razzisti verso differenti categorie di persone e io ben lo so, dato che è sempre più facile riconoscere di essere oggetto di discriminazione che capire di essere pure capaci di esercitarla, se non stiamo costantemente attenti.
Pertanto, ogni volta che sono sola e un ragazzo nero - con le ragazze non mi accade, quindi sono sessista oltre che razzista - mi si avvicina, non riesco a non irrigidirmi per quell'attimo necessario ad accendere il cervello, valutare contesto e situazione e capire che il problema sono io e non l'altro.
Facile con le persone di colore che conosco, perché a quel punto è ovvio che non sono più nere: è proprio il primo impatto, se sono sola e per la strada, ma è comunque fottutamente sbagliato. Dentro l'Università, in un ristorante, nel mio studio o a SanRemo, sono daltonica, eppure per la strada il nero lo vedo benissimo. Anche non essere sensibili al colore in certi luoghi è razzismo, o classismo o chiamatelo come volete, che sempre mica roba di cui vantarsi resta. Se è colto o ha un lavoro non è più nero in fondo, quindi non vale per non sentirsi razzisti.
Quindi che la Egonu mi dia della razzista non mi offende più di quanto mi potrebbe offendere una donna che mi faccia notare che ho una calza smagliata. In entrambi i casi, mi sento di ringraziare e andare a cambiarmi.